domenica 16 agosto 2015

Che fine ha fatto l'inchiesta MOSE?

Le corruzioni del Consorzio Venezia Nuova (CVN) verso i politici Chisso, Galan e Orsoni.

Come avviene il finanziamento illecito? In due modi:

- Nascondendo il vero finanziatore 
CVN dà soldi per operazioni inesistenti ad una consorziata la quale eroga finanziamenti legali ad una persona politica
- Attingendo a fondi senza la delibera di chi dà il finanziamento
CVN dà soldi per operazioni inesistenti ad una consorziata la quale retrocede parte dei soldi al CVN stesso che li mette in un fondo e li preleva per erogarli senza che il cda approvi.



In tutti e due i casi si può parlare di

- finanziamento ad un partito e quindi reato di finanziamento illecito ai partiti
- finanziamento ad una persona e quindi reato di corruzione

Cerco di fare un minimo di chiarezza sull'affaire MOSE (Modulo Sperimentale Elettromeccanico) e la corruzione nella PA regionale in Veneto. L'ordinanza di custodia è lunga e qui voglio discutere solo della parte riguardante il rapporto imprenditoria politica. A grandi -- ma grandi -- linee si può dire che il CVN aveva tra le sue consorziate alcune ditte di non proprio specchiata onestà. Tra queste la San Martino, la Mantovani, Adriainfastrutture (una controllata della Mantovani), il COVECO (a sua volta un consorzio), le quali, grazie ad altre ditte, creavano fondi con fatturazioni per operazioni inesistenti. Alcune di queste fatture fasle andavano a bilancio delle aziende stesse, alcune venivano retrocesse verso il CVN. Che fine facevano quei soldi? A chi andavano?

Parte di questi soldi finivano per pagare funzionari e politici regionali veneti. Questa è l'accusa dei PM; accusa ripetuta dai "grandi accusatori" Mazzacurati, Baita e Minutillo. I politici di primo piano coinvolti sono Galan, Chisso e Orsoni.
Tra questi accusatori il Mazzacurati non potrà ripetere le accuse per il suo stato di salute e in più le sue dichiarazioni rischiano di essere ridimensionate al processo. Baita e Minutillo sono ai ferri corti; il primo ha citato in giudizio la seconda. Inoltre alla Minutillo viene contestato uno stile di vita ben al di sopra delle sue possibilità economiche.
La ricerca dei soldi, dei conti corrente, delle ricchezze, dello stile di vita insomma dovrebbe essere non meno importante delle dichiarazioni rese da chi è con le spalle al muro e in più in regime di custodia cautelare. 

Perché poi possono succedere cose come queste:




E veniamo al punto.

Fatto salvo che sono pacifici alcuni reati come fatture false e evasione fiscale, c'è da capire perché -- secondo l'accusa -- sono stati movimentati così tanti soldi per "fare impresa". Non prediligendo manicheismi in cui pregiudizialmente si mette da un lato il politico "cattivo e disonesto" e dall'altro l'imprenditore vessato, né la visione contrapposta e speculare in cui è l'imprenditore il "cattivo e disonesto" di turno che cerca di corrompere e quando non ci riesce fa ricadere le colpe sull'ingenuo politico che non sa da dove vengano i soldi, mi piacerebbe capire perché non è possibile una forma di accusa giudiziaria che preveda tra le prove, oltre le dichiarazioni in interrogatori, anche la ricerca di movimentazione dei soldi.

La parte "politica" regionale è una parte di tutta l'ordinanza; infinitamente più piccola... parte dalla pagina 479 su 712 pagine totali.




Magari un cambio di toner sarebbe stato apprezzato... ma forse è meglio così... come a dimostrare la cronica mancanza di fondi della PA.

Inoltre, all'interno dei reati verso la PA non viene contestato solo il mose ma anche altri progetti. I titoli dei giornali -- di tutti -- erano del tipo "scandalo mose" con in prima pagina i politici di turno come il Galan o l'Orsoni, facendo intendere che tutto ruotava intorno all'arricchimento dei politici tramite tangenti.

Non è così. O meglio è anche così. Di sicuro ci sono le false fatturazioni e retrocessioni che i simpatici imprenditori made in italy del consorzio hanno creato. Di sicuro ci sono i fondi neri in cui transitavano milioni di euro creati dal CVN.

Ora, se è vero come è vero che spesso i decisori politici e (molto spesso) regionali creano leggi che sembrano fatte a posta per invogliare a dare e richiedere tangenti (come il project financing della regione veneto) è anche vero che queste regole esistono per tutti gli imprenditori. Comunque, due parole sul project financing vanno dette... Il Veneto è stata la prima regione che si è dotata di questo meccanismo; le ditte private -- o interessate dall'ente regionale o attivandosi autonomamente -- presentavano progetti alla regione stessa. I costi degli studi e della presentazione venivano rimborsati solo se veniva riconosciuta la "pubblica utilità" da parte della PA. Questo riconoscimento era (uso il passato perché voglio sperare che non sia più così) del tutto arbitrario ed era solo ed interamente in mano ai decisori pubblici. Si vede quindi che un sistema del genere non poteva che ingenerare a lungo andare problemi. Questa è la Minutillo durante l'interrogatorio mentre spiega il meccanismo.



Il fondo del CVN, tenuto dal commercialista Luciano Neri e chiamato ironicamente "Fondo Neri", è una certezza. Come una certezza sono i soldi che affluivano lì tramite fatture delle varie cosorziate per operazioni inesistenti. Fatture fatte con aziende austriache - controllate dalle stesse persone che controllavano le consorziate del CVN -- le quali passavano soldi ad altre ditte ungheresi che a loro volta versavano soldi a San Marino o a Cipro. Quindi -- in primo luogo e ad un grado di certezza almeno ragionevole -- si parla di frode fiscale a arricchimento personale delle personcine ammodo del consorzio. Qualcuno di voi conosce Mazzacurati, Minutillo, Sutto, Baita, Savioli, Neri? O meglio ancora, secondo voi la gente quando sente parlare di "scandalo mose" associa a tale vicenda i faccioni di Galan e Orsoni oppure i faccioni (sempre che siano mai comparsi in tv) dei tipi sopra?

Allora il punto è questo: se si snatura in questo modo l'informazione si fa manipolazione, si disinforma. Ormai per me è una battaglia persa ma tento di portarla avanti lo stesso. Se la difesa giudiziaria dispone della carta "populistica" del tipo "dì che i soldi non li hai presi te ma, costretto, li hai versati ai porci politici", capite bene che qualche passaggio -- soprattutto su Galan -- lascia perplessi. Non dico che Galan sia lindo ma quando leggo che alcuni imprenditori affermano di avergli dato due tranche da 900.000 euro più 1 milione di euro all'anno (UN MILIONE DI EURO ALL'ANNO, 1.000.000,00# euro) per sette anni mi aspetto che il PM di turno non si fermi lì ma vada alla ricerca di quei soldi. Ma invece no... "basta la parola". Quei soldi sono una enormità e non possono non lasciare tracce anche se sono contanti perché da qualche parte vanno a finire. E quindi, dopo aver scoperto i fondi neri e le movimentazioni poco chiare di denaro, bisognerebbe chiedersi: dove sono i soldi? C'è qualcuno che sta conducendo un tenore di vita che non è ragionevole far derivare dal suo solo stipendio?




3 commenti:

  1. https://www.youtube.com/watch?v=ExLl3mI3dM0



    Da quel che mi è parso di capire si era costruito un sistema vasto.
    Alcuni anche stipendiati da anni,come i tecnici.
    E' plausibile quindi che i fondi neri avessero anche funzione di "oliare" i vari responsabili dei controlli,guardia di finanza inclusa.
    Cosa che su due piedi, mi fa ritenere piu' complesso rintracciare la diramazione, diluita anche temporalmente ,dei flussi di danaro.
    Aggiungo inoltre che a Spaziante , ex comandante della Gdf , proprio per questa discrasia di reddito, sono stati confiscati 4 milioni di euro,aprendo uno squarcio sulla vastità delle persone coinvolte , e sui meccanismi usati.

    Addirittura ,secondo il giornalista , i magistrati titolari ,avrebbero trovato resistenze anche nella stessa Procura.

    Concordo invece sull'aspetto quasi tabù, dove vige un certo populismo , non solo di opposizione, nel disegnare agiografie della figura dell'imprenditore , che porta a trascurare il lato oscuro delle mazzette, sopratutto per esempio, anche in fenomeni di corruttela fra privati stessi.
    Questo di certo "non aiuta" ,a ridefinire un evidente carenza di regole preventive, poichè fa scalpore solo una componente(pubblica certo, ma non la sola , passibile di maggior biasimo etico), rispetto ad un sistema costruito sembrerebbe ad hoc.
    Nota politica a termine:Con l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, oltre si avrà una sfacciataggine di cammuffare/piazzare tali scambi in maniera presentabile all'opinione pubblica, questi fenomeni saranno destinati ad aumentare e perfezionarsi.

    SPLIT

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    1. Ciao SPLIT!

      Sì, diciamo che -- come ho detto -- ho messo solo la parte "politica".

      Quello che volevo mettere in evidenza -- come negli articoli di mafia capitale -- è la sproporzione di attenzione mediatica che serve a coprire i veri burattinai.

      Usando un termine di "sinistra" :-) posso affermare che il capitale ha stravinto contro la politica. E per me, che mi ritengo di sinistra, questa non è una buona notizia.

      In pratica i decisori pubblici stanno diventando mezze tacche che non hanno il benché minimo potere di mettere mano sulle questioni *strutturali* della società e dell'economia.

      L'abolizione del finanziamento pubblico, il populismo mediatico contro la casta, sono tutte sconfitte della politica. Il fatto è che una sconfitta presuppone una vittoria.

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    2. "Il fatto è che una sconfitta presuppone una vittoria."

      Detto meglio il fatto che la politica sia sconfitta, significa che un'altra parte della struttura sociale sia "vittoriosa". Per i liberisti questo è un bene, non discuto in questi articoli l'aspetto valoriale ma bisogna che si sappia che la politica non conta -- o conta in modo marginale -- anche per le tangenti.

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